Il riciclo del vetro: come e cosa si può riciclare, impatto ambientale

Cos’è il riciclo del vetro? Come funziona? Quale vetro si può riciclare e quale no? E qual è il suo impatto ambientale? Ero curioso così sono andato a verificare…

Riciclo riciclaggio del vetro - Riccardo Farneti

Il riciclo del vetro: introduzione

Il riciclo del vetro (o riciclaggio) è il processo di trasformazione del vetro di scarto in nuovi prodotti.

Il vetro frantumato e pronto per essere rifuso è chiamato rottame di vetro (“cullet” in inglese).

Esistono due tipi di rottame di vetro: interno ed esterno all’industria vetraria.

Il rottame di vetro interno è composto da prodotti difettosi individuati e rifiutati da dal controllo qualità durante il processo industriale di produzione del vetro, da fasi di transizione dovuti a variazioni del prodotto (come cambiamenti di spessore e colore) e da ritagli.

Il rottame di vetro esterno è un vetro di scarto che è stato raccolto o ritrattato allo scopo di essere riciclato. Il vetro di scarto esterno (che può essere pre o post-consumo) è classificato come rifiuto.

Per essere riciclati, i rottami di vetro devono essere purificati e puliti da eventuali contaminazioni. Poi, a seconda dell’uso finale e delle capacità di lavorazione delle industrie locali, potrebbe anche dover essere separato in diversi colori.

Molti riciclatori raccolgono separatamente i diversi colori del vetro perché il vetro mantiene il suo colore dopo il riciclaggio. I colori più comuni usati per i contenitori di consumo sono il vetro trasparente, il vetro verde e il vetro marrone.

Il vetro è un materiale ideale per il riciclaggio poiché non si degrada ne con il normale utilizzo, ne durante il processo di riciclo.

Come funziona il riciclaggio del vetro

Trattamento del rottame di vetro esterno (rifiuti)

Per poter utilizzare il vetro raccolto da industrie e città, la maggior parte dei contaminanti devono essere rimossi (è necessario arrivare ad una purezza maggiore del 99%).

Tra i contaminanti tipici abbiamo:

  • Residui organici: carta, plastica, tappi, ecc…
  • Rifiuti inorganici: pietre, ceramiche, porcellane, ecc..
  • Metalli ferrosi e non ferrosi
  • Vetro resistente al calore (esempio: Pyrex) e vetro al piombo (esempio: i vetri delle finestre)

Sia operai che macchinari automatizzati vengono impiegati nelle diverse fasi della purificazione.

  1. Si rimuovono innanzitutto i corpi estranei di grosse dimensioni
  2. Si procede rimuovendo i contaminanti sopra riportati, attraverso varie stazioni di cernita, frantumazione, vagliatura e separazione
  3. Il vetro frantumato viene quindi essiccato
  4. Colori diversi vengono smistati tramite macchine con sensori ottici

Il vetro così lavorato non è più rifiuto ma materia prima seconda.

I requisiti di purezza

Il vetro ottenuto si dice “pronto a forno” se contiene una quantità di impurità inferiore a certi livelli, stabiliti dall’applicazione finale e dalle normative vigenti.

In generale, il vetro destinato al riciclo come contenitore deve essere puro al 99,85%, mentre per il vetro destinato all’uso edile i requisiti di purezza sono inferiori.

Se i parametri di purezza non vengono soddisfatti, il vetro viene rifiutato dalle vetrerie

Riciclaggio del vetro in nuovi prodotti

Dopo il trattamento, il vetro viene trasportato in vetreria dove viene fuso e utilizzato per la produzione di nuovi oggetti.

Riciclaggio in contenitori di vetro

Le bottiglie e i barattoli di vetro sono riciclabili all’infinito. L’uso del vetro riciclato conserva le materie prime e riduce il consumo di energia, in quanto l’energia chimica necessaria per fondere le materie prime (silice, soda e calce) è già stata spesa. Si passa da 2,671 GJ/tonnellata (materie prime vergini) rispetto a 1,886 GJ/tonnellata (vetro 100% riciclato).

Riciclaggio in altri prodotti

Il vetro non idoneo al riutilizzo per uso alimentare può essere destinato ad altri settori.

  • Utilizzi come aggregato:
    • Mischiato col calcestruzzo, ne migliora notevolmente l’estetica, conferisce una maggiore resistenza a lungo termine e migliora l’isolamento termico.
    • Utilizzato in miscela con la gomma e il catrame per i fondi stradali
  • Utilizzi in forma frantumata:
    • Copertura per le discariche
    • Letti dei tubi
  • Utilizzi in forma polverizzata:
    • Produzione di sanitari in ceramica
    • In miscela, per la produzione di mattoni
    • Abrasivi
  • Utilizzi in forma filata:
    • Produzione di materiali isolanti in fibra di vetro

Le tipologie di vetro che non si possono riciclare

Il vetro resistente al calore, come il Pyrex o il vetro borosilicato, non deve far parte del normale flusso di riciclaggio del vetro, in quanto anche un piccolo pezzo di tale materiale è in grado di alterare la viscosità del fluido nel forno di rifusione e rovinare il processo.

Lo stesso discorso vale per il vetro utilizzato per le finestre, che può aver subito trattamenti particolari che non lo rendono riciclabile con il normale processo di riciclaggio.

Altri oggetti a cui bisogna prestare attenzione sono i piatti e i bicchieri in vetro, i cristalli, gli specchi e in generale tutti quegli oggetti di vetro che non sono contenitori alimentari monouso.

Per lo smaltimento di tutti questi rottami vetrosi, occorre rivolgersi al centro ecologico più vicino.

Cosa si può buttare nel bidone del vetro:

  • Bottiglie
  • Fiaschi di piccole dimensioni e senza paglia
  • Vasetti e barattoli
  • Fialette da imballaggio
  • Boccette di profumo
  • Deodoranti in vetro

Il riciclaggio del vetro nel mondo

In Europa

I dati 2013 forniti da FEVE riportano il tasso di riciclaggio del vetro di tutti i paesi europei. La media europea è del 71%, e l’Italia si dimostra sufficientemente virtuosa con un76% di vetro riciclato sul totale utilizzato.

riciclaggio del vetro negli stati europei - glass recycling in europe
Tasso di riciclaggio del vetro – Fonte: FEVE

Nel resto del mondo

Negli Stati Uniti nel 2018 il tasso di riciclaggio si attestava invece al 31,3% (Fonte: EPA).

La media mondiale del tasso di riciclo si attesta intorno al 34% (Fonte: Recovery Worldwide)